
Ciao a tutti.
A parte l’inglesismo, ieri sera sono andato dal fisioterapista per verificare lo stato di salute della mia schiena e alla fine della seduta abbiamo deciso che osserverò un periodo di riposo fino a quando il dolore non sparirà del tutto.
Questa decisione è arrivata circa un mese dopo la Maratona di Treviso conclusa con qualche dolorino sopportabile ma dopo un periodo di riposo avevo provato a tornare alle solite attività sportive: un po’ di corsa, calcetto ma purtroppo lunedì scorso mi sono definitivamente bloccato, quasi da non riuscire a camminare.
Dopo la visita allora ho deciso di fermarmi; lunedì sera ero un po’ triste perchè dopo aver saltato la Maratonina dei Dogi sapevo che avrei saltato anche la Moonlight Half Marathon di Jesolo di metà maggio ma la mattina seguente, mentre andavo in ufficio ho ripensato al libro di Murakami (grazie PaoloCarlo) che suggeriva di “…ascoltare il proprio corpo…”.
Sono tornato indietro con il pensiero e mi sono ricordato che il problema era iniziato ancora prima della Maratona di Venezia ma lo avevo sempre sottovalutato; lunedì scorso il mio corpo si era stufato di nascondere il dolore e ora era giunto il momento di dare il tempo al mio corpo di riposarsi ma soprattutto fare altrettanto con la testa; e così, complice una splendida giornata di sole ho iniziato sorridendo il mio periodo di… riposo forzato!
C’è chi mi ha suggerito di allenarmi a tavola con lui perchè è un campione, chi ha detto che è meglio una settimana in più di riposo che una di meno, chi ha suggerito un rimedio naturale non menzionabile e chi invece altre agli auguri ha detto che mi aspetta per correre di nuovo in strada: grazie a tutti.
Vorrà dire che mi diletterò con la scrittura e seguirò le gesta dei miei compagni corsari che ringrazio per i messaggi… Il conto alla rovescia però lo lascio così mi ricorerò che qualcun altro correrà, magari anche per me!
Alla prossima e per chi può… buona corsa!
Leggo solo ora questo post, cavoli! Passavo di qui x chiederti come procedeva la preparazione x la moonlight (volevo giusto guardare quanto mancava dal conto alla rovescia), ma nel post spieghji tutto. ti posso capire. So che in questi periodi fioccano consigli da ogni dove, ma tutti lasciano il tempo che trovano… potrei consigliarti di fare qualche nuotata ma non so qual è il tuo rapporto col nuoto. Poi se nuoti in vasca le virate x la schiena non sono il massimo, l’ideale sarebbe nuoto in acque aperte.. tu sei relativamente vicino al mare, no? 🙂 Ad ogni modo, durante l’infortunio secondo me ogni attività utile a, non dico farlo passare, ma, quanto meno, a gestirlo è da intraprendere con lo stesso spirito con cui ci si allena, con cui si corre. Se ci pensi ha la stessa dignità, è un tipo diverso di allenamento. Almeno… io sono stato costretto a farmi una ragione di questa cosa 😉 E poi come i tuoi successivi post dimostrano questi momenti sono utili per dedicarsi ad altri interessi.
Io è un po’ che non scrivo. Corro, ma nemmeno tantissimo. Dopo gli infortuni la sfida è quella di radicare nuovamente un’abitudine persa. Sfida che va al di là del fattore fisico-tecnico, e che è solo mentale. Per affrontarla nel modo giusto a breve mi darò un modesto obiettivo agonistico (non so ancora quale). Spero che arrivi presto per te questa fase. 🙂
Ascolta il tuo corpo, giusto (grazie della citazione 😉 ), ascoltalo più dei medici o fisioterapisti che ti consigliano (per quanto fidati e amici siano). Il tuo vero medico sei tu.
A presto!
paolocarlo
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Grazie PaoloCarlo.
Come dici tu, ognuno è il miglior medico di sè stesso (almeno in queste cose).
Sono venuto a trovarti qualche volta per vedere come “stavi” visto che l’attività “postistica” era un po’ debole e ora capisco.
Chissà che il tuo obiettivo agonistico non coincida con uno mio magari in termini temporali così ce lo racconteremo a vicenda…
Buon proseguimento.
Luca
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