Ciao a tutti.
Malgrado le complicazioni legate alle comunicazioni sono riuscito ad ottenere i “Diari Di Daniele” anche per mercoledì e giovedì. Buona lettura.
24/9/2014, Valencia – day 5
Dopo un risveglio non propriamente facile, siamo costretti a evitare i 30 minuti usuali di camminata per lasciare spazio a… 15 minuti di corsa! La sfaticata, però, riesce a farci arrivare in orario alla penultima lezione di questa permanenza in terra iberica.
Nel pomeriggio, invece, l’attività proposta è un “rally fotografico” per la città di Valencia: obiettivo del gioco è quello di obbligarci a chiedere informazioni ai passanti.
Le reazioni degli interrogati sono completamente diverse fra loro, con alcuni gentilissimi e altri veramente scorbutici. Al termine della gita, controllati i risultati la squadra vincente viene premiata con un piccolo borsellino con raffigurata la città di Valencia.
Torniamo quindi a casa, dove consumiamo la cena y nos acostamos abbastanza presto, perché il programma del giorno successivo sarà molto corposo!
25/9/2014, Valencia – day 6
Valencia, la quinta città spagnola per abitanti e grandezza, ha la sua punta di diamante nel centro storico: svariate chiese, statue ed edifici storici costituiscono un notevole patrimonio culturale. L’obiettivo di oggi è proprio quello di terminare, per quanto possibile, la visita a questa zona.
La prima tappa è l’università, intitolata all’eroe nazionale Cristobal Colon, forse più noto come Cristoforo Colombo (forse gli spagnoli ci spiegheranno più avanti su quale base il nome del grande esploratore è stato storpiato in questo modo). E a dominare il cortile interno è proprio una statua del nativo di Genova, raffigurato con un cannocchiale nella mano destra e una mappa nella mano sinistra. L’università è, a detta della guida, una delle migliori d’Europa, e anche quella con il maggior numero di iscritti di tutta la Spagna.
Lasciatoci alle spalle Colombo e la “sua” università, ci dirigiamo verso il Municipio, il quale delude un po’ le aspettative, poiché ai turisti è possibile vedere solo una grande sala con enormi lampadari di cristallo e poltrone d’epoca.
Dopo questa semi-delusione, ci concediamo un panino dall’onnipresente Burger King e poi sfruttiamo il pomeriggio libero para ir de compras: Pull&Bear, Bershka, Mango, Zara e Springfield sono solo alcuni dei nomi che farebbero impazzire qualsiasi teenager, e noi non ce li facciamo scappare. Tre ore dopo, alla fine della prima, estenuante, sessione di shopping, prendiamo il bus e torniamo a casa.
Dopo la solita cena molto abbondante consumata con Mercedes andiamo a letto, stanchi ma felici e vogliosi di vivere una nuova giornata.
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