Oggi è la giornata mondiale della radio; chissà se Guglielmo Marconi avrebbe immaginato che la sua invenzione potesse rimanere attuale così tanto tempo.
Eppure, ogni giorno accendo quello strano apparecchio e… rimango in ascolto. Che sia una canzone, un notiziario, la cronaca in diretta di un evento, continuo a rimanere affascinato da questo strabiliante mezzo di comunicazione.
Si perché comunicare è, secondo me, una delle esigenze primarie dell’essere umano: per creare una relazione, per chiedere aiuto, per gridare la propria gioia, per dire “ti amo”.
La radio ci permette tutto questo.
Alzi la mano chi non ha dedicato via radio una canzone a una persona cara o ha mai provato a telefonare alla radio che ascoltava per partecipare a un gioco. E quanto strano sembra sentire la propria voce alla radio!
La radio non si è arresa nemmeno allo strapotere di Internet e adesso lo streaming ci permette di ascoltare la radio dal computer o, meglio, dallo smartphone.
E la radio ha caratterizzato anche i miei 50 anni per due motivi: ho ringraziato mia moglie e mio figlio della splendida festa a sorpresa organizzata per il mio compleanno dedicandole una canzone via radio e l’apparecchio vintage che mia cognata e suo marito mi hanno regalato troneggia in cucina.
Per vederne una foto in versione altrettanto vintage andate a vedere il mio profilo Instagram.
E adesso… alzate il volume!
Alla prossima
Fantastico il mio cognatino!!! E grazie alla radio, che mi ha permesso di ricevere questi pensieri regalati…..alziamo il volume!!!!!!!!!
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Grazie a voi!
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