
Ciao a tutti.
Dopo diverse interruzioni sono finalmente riuscito a finire un altro libro di Daniel Goleman, “Essere Leader” e ora vi racconto le mie impressioni.
Innanzitutto la parola “leader” non deve essere obbligatoriamente associata a qualcuno che comanda ma deve identificare una persona che con il suo comportamento riesce a coinvolgere altre persone in quello che fa; quindi anche un collega può essere un leader purchè riesca a creare “risonanza” oppure “empatia” con i suoi interlocutori.
In questo libro si parla ancora di “intelligenza emotiva” (come nell’altro libro di Goleman di cui ho scritto mesi fa e che trovate nella pagina Bookside ) come di quella dote che permette oltre all’intelligenza in senso lato che permette di creare sintonia tra le persone.
E’ stato interessante leggere come ci siano diverse manifestazioni della leadership e che non tutte siano efficaci; personalmente ritengo quella “visionaria” la più interessante perchè più coinvolgente se si riesce ad essere convincenti mentre quelle “autoritaria” o “battistrada” non sempre sono vincenti perchè per essere un leader di successo è importante che i “follower” recepiscano la leadership.
Proprio durante la lettura del libro sono incappato in una discussione del gruppo di LinkedIn “Strategie competitive e modelli di business” dove l’argomento era proprio incentrato su “Leader e Follower” e i risvolti contemporanei dove tra i vari social network ci si da battaglia a suon di follower e devo dire che mi sono piaciuti molto i commenti di Barbara che ha espresso (secondo me) perfettamente il concetto di leader.
Tornando al libro Goleman e i suoi co-autori ribadiscono i concetti di coesione del gruppo e condivisione degli obiettivi prefissati e l’importanza della capacità del leader di ascoltare con attenzione i suoi collaboratori/colleghi.
In questo libro la parola che ho trovato più importante è stata proprio “ascoltare”, attività spesso molto difficile perchè si è troppo concentrati sui propri pensieri anche quando qualcuno ci sta parlando; me ne sono reso conto anche durante la vita di tutti i giorni in ufficio e anche se con difficoltà ho cercato di ascoltare con attenzione gli altri prima di elaborare ed esprimere il mio pensiero.
In conclusione consiglierei di leggere questo libro anche solo per realizzare che non serve molto per migliorarsi e migliorare il rapporto con gli altri ma soprattutto che si deve sempre pensare positivo.
Alla prossima.