Ciao a tutti.
Tempo fa avevo pubblicato un post intitolato “Basket Everywhere” dove riportavo una foto di un canestro un po’ rudimentale a testimonianza di uno sport che sta sempre più prendendo piede.
Tornando indietro alla mia infanzia mi ricordo che quando andavo a gioare a calcio nel campetto vicino a casa mia c’era anche uno spiazzo in terra battuta con un canestro ma quel posto era sempre occupato dalle bambine che giocavano a passarsi la palla senza preoccuparsi minimamente di quel cerchio rosso in alto.
Con il tempo poi ho cominciato a frequentare quello spiazzo per giocare assieme a mio fratello Michele che aveva iniziato a giocare a basket in una squadra di Mestre e per spirito di emulazione nei confronti del fratello più grande anch’io provavo a tirare quel pallone al tempo pesantissimo dentro quel “cerchio magico”.
Ho sempre pensato però che fosse molto più facile organizzare una partita di calcio che di basket perchè per costruire due porte basta pochissimo ma crescendo mi sono accorto che i canestri si vedono dappertutto, appesi nei posti più disparati e magari con dei tabelloni particolari, segno che “volere è potere” e quindi si può giocare a basket dappertutto.
Quando poi ho ritrovato tra le mie fotografie anche quella scattata all’interno di un convento ad Aachen (Aquisgrana) ho pensato che BS&C si prestasse anche ad un significato diverso dal suo originale e così è nato “Basket, Sempre & Comunque”.
E voi, segnalatemi i canestri “curiosi” che trovate in giro per il mondo…
Alla prossima.