Ciao a tutti.
London Calling è il titolo del fantastico doppio album che i Clash pubblicarono nel 1979 e che permise loro di conquistare il mercato discografico statunitense.
La foto di copertina di Pennie Smith nel 2002 ottenne il riconoscimento di miglior fotografia rock di tutti i tempi dalla rivista Q Magazine.
Ho parafrasato il titolo dell’album perché sto continuando la costruzione del mio piano B e qualche settimana fa sono stato a Londra proprio per quello, oltre che per altri motivi che descriverò in un prossimo post.
Curiosi? No? Beh, io ve lo racconto lo stesso.
Domenica 2 settembre, alle 8.30 del mattino, io e altri tre “studenti” ci siamo dati appuntamento al Cake Hole Cafè @ Vintage Heaven in Columbia Road, a Londra. Lì abbiamo incontrato Tom Bourdon, un fotografo professionista che per tutta la mattina ci ha portato in giro per un workshop fotografico tra Columbia Road e Brick Lane.
La Domenica mattina di Columbia Road è animata dal mercato dei fiori, Questo mercato ha origini molto lontane nel tempo – nel 1869 – come mercato generale coperto per dedicarsi esclusivamente alla vendita domenicale dei fiori dal 1960. Dal punto di vista fotografico la strada è interessantissima, prima di tutto per i colori che caratterizzano i fiori ma anche per le persone che stanno da entrambe le parti delle bancarelle. Dopo alcune indicazioni date da Tom abbiamo percorso in lungo e in largo la strada cercando di catturare qualche istante di vita di quell’angolo della città, tra lo sguardo incredulo di qualche turista e quello un po’ infastidito di qualche venditore che non gradiva molto essere fotografato. Il sole ancora “in salita” ci ha permesso di scattare foto interessanti giocando con le luci e le ombre, soprattutto dopo i consigli forniti da Tom.
Dopo un paio d’ore passate a segnare il solco in Columbia Road ci siamo trasferiti in Brick Lane, che per l’alta concentrazione di popolazione proveniente dalle zone a sud dell’Asia è stata ri-battezzata Bangla Town. Se Columbia Road è famosa per il mercato dei fiori Brick Lane è conosciuta nel mondo per le opere di Street Art che tappezzano quasi ogni centimetro quadrato dei muri lungo la strada, dove anche Banksy ha lasciato il suo inconfondibile segno. E come per i fiori i colori sono dominanti nella street-art; mescolarli con le persone che la domenica mattina assaggiano lo street-food proveniente da ogni parte del mondo. Anche qui Tom ha dispensato consigli fotografici e non solo, visto che strade così trafficate sono terra di conquista per i “pickpockets”, i borseggiatori.
All’ora di pranzo, purtroppo, ho abbandonato il “gruppo di studio” e il maestro. Ho dovuto perciò salutare Tom, Denis, Limor e Charlotte (i miei compagni di classe) per raggiungere Victoria Station e assieme a mia moglie e mio figlio proseguire verso Heathrow dove un aereo ci avrebbe riportato a casa.
Al ritorno a casa, come ogni bravo studente, ho consegnato le foto che io ritenevo migliori a Tom, che ha apprezzato l’impegno e la messa in pratica dei suoi consigli . Lo sottopongo anche al vostro giudizio, sperando almeno nella sufficienza.
Alla prossima.
2 thoughts on “London learning, un altro mattone per costruire il piano B”