Wikipedia: Pattern è un termine inglese, di uso diffuso, che può essere tradotto, a seconda del contesto, con disegno, modello, schema, schema ricorrente, struttura ripetitiva e, in generale, può essere utilizzato per indicare una regolarità che si riscontra all’interno di un insieme di oggetti osservati (per esempio, le macchie di un ghepardo o la ripetizione di una determinata sequenza all’interno di un insieme di dati grezzi) oppure la regolarità che si osserva nello spazio e/o nel tempo in determinati fenomeni dinamici (per esempio, la danza delle api o la circolazione delle masse d’aria calda e fredda nell’atmosfera).
Eccone alcuni esempi:
Ciao a tutti.
Dopo questa introduzione vi spiego perché ho intitolato così questo post.
Sabato pomeriggio stavo raggiungendo la mia famiglia in quel di Jesolo per passare uno splendido weekend in spiaggia all’insegna del sole, del caldo e del “dolce far niente”. Stavo scherzando ovviamente visto che dalle 9.30 di sabato mattina fino alle 16.30 di domenica pomeriggio il sole è rimasto ben nascosto dietro una spesa coltre di nuvole e una quantità industriale di pioggia.
Stavo appunto quasi arrivando a Jesolo per le solite strade alternative visto che, malgrado il maltempo, tutti si stavano riversando verso il mare e quindi c’erano rallentamenti e incolonnamenti dappertutto.
All’altezza di Ca’ Pirami mentre stavo guidando – come al solito – distrattamente ho visto che un argine era stato costruito in maniera un po’ strana; all’inizio non ho prestato molta attenzione ma poi ripensandoci mi è venuto in mente il tema di un concorso fotografico che si rifaceva ai pattern e allora ho pensato che magari avrei potuto scattare intanto una foto e poi decidere se partecipare al concorso.
La foto è sia qui sotto sia come immagine di copertina del post; giudicate voi se posso partecipare o meno al concorso.
Alla prossima