FUNSide – Photo: London, any colour you like

Ciao a tutti.

Chi ha detto che Londra è “grigia”? In questa città ne ho viste di tutti i colori, “Any colour you like” come suonavano i Pink Floyd nel 1973.

Ma andiamo con ordine.

Il mese scorso si è finalmente realizzato un sogno cullato per tanti anni e che si stava trasformando quasi in un’ossessione: visitare Londra. In realtà non è che ci fossi mai stato ma chiamare “visite” le precedenti mi sembrava un po’ azzardato, forse sarebbe più giusto considerarle tentativi falliti.

La prima volta con il mio amico Ezio facemmo tappa a Londra per New York ma giusto il tempo per prendere la metro, scendere a Westminster, vedere il Big Ben e riprendere la metro per l’aeroporto. La seconda volta per lavoro ma rimasi in ufficio tutto il giorno e quando ne uscii ebbi solo il tempo di tornare in albergo, cenare e andare a letto perché il giorno dopo presi un aereo alle 5 del mattino. In realtà una volta ci siamo andati veramente vicini perché io e mia moglie avevamo prenotato un weekend lungo a Londra ma senza fare i conti con nostro figlio che al tempo era ancora piccolino e la sera prima di partire ci fece la sorpresa di prendere la varicella e così rimanemmo a casa.

Ma dopo quasi dodici anni e vari itinerari turistici in giro per l’Europa ci siamo finalmente regalati una vacanza oltre Manica e così siamo partiti verso “la perfida Albione”: dal check-in all’aeroporto a Treviso fino al ritiro bagagli a Stansted ero eccitato come un bambino alla prima gita scolastica.

Sono stati tre giorni intensi perché abbiamo camminato per Londra in lungo e in largo, cercando di restare all’aperto il più possibile e limitando le visite nei musei solo per quelli “must have seen” come il British Museum, la Tate Modern e la National Gallery visto che il biglietto era gratuito.

Ovviamente ci sono state “alcune” tappe obbligatorie: Trafalgar Square e la statua di Nelson, Piccadilly Circus e le sue mitiche insegne pubblicitarie, St. Paul’s Cathedral con tanto di salita sulla cupola per ammirare il panorama, un piatto di “fish & chips” al “Rock & Sole Plaice”, lo storico locale che ha dato vita a questa tradizione “social ante litteram”, Covent Garden, il mercato di Portobello Road. Non poteva mancare poi lo shopping da Harrods, il cambio della guardia a Buckingham Palace e Tower Bridge con tanto di apertura per il passaggio di un veliero ma soprattutto le passeggiate negli splendidi parchi,  da Hyde Park a St. James Park passando per Regent’s Park, forse il più “anglosassone”.

Un tripudio di colori alla faccia del “grigio-fumo-di-Londra”: le case, le vetrine di Portobello, i fiori sulle terrazze a Chelsea, l’erba dei parchi perfettamente curata, le divise rosso fiammante dei dragoni reali e chissà cos’altro ho dimenticato. E’ stato bellissimo e ho scattato un’infinità di foto; troverete la documentazione nella presentazione “Any Colour You Like” che troverete su Slideshare.

Buona visione e alla prossima!

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