Ciao a tutti.
Ieri si è svolta la diciassettesima edizione della “Maratonina dei Dogi” con partenza ed arrivo a Stra, di fronte a Villa Pisani che ad ottobre farà come di consueto da cornice alla partenza della Venice Marathon.
La giornata si presenta bene perché il sole è bello alto ed il cielo è sgombro da nuvole.
Con il coach ci troviamo sotto casa sua alle 8 in quanto lui è andato il giorno prima a prendere i pettorali e quindi ce la prendiamo comoda; forse troppo comoda perché quando arriviamo a Stra facciamo molta fatica a parcheggiare e riusciamo a piazzare la macchina un bel po’ lontano. Pazienza: ci prendiamo un caffè, salutiamo i vari amici e conoscenti tra i quali “i professionisti” poi ci cambiamo e ci riscaldiamo un po’ prima della partenza, non senza un “selfie” che ci immortala a Stra.
Alla partenza il Coach resiste 200 metri al mio fianco e poi ci perdiamo perché lui fa uno slalom tra i runner e con la sua andatura va per la sua strada; anche stavolta però come a Verona non cerco di prendere il Coach e con il mio passo mi avvio verso il giro di boa a Mira.
Il primo incontro è in realtà un “deja-vù” molto piacevole in quanto ritrovo Elisa del team “La fulminea”, la ragazza per la quale avevo fatto da “Personal Pacer” negli ultimi km alla “Giulietta & Romeo” di Verona. Faccio due parole con lei, giusto il tempo per farmi dare il suo indirizzo e-mail e poi la saluto perché mi ha detto che è qui in “gita” in quanto ha avuto diversi problemi di salute e quindi si è allenata molto poco.
In breve tempo supero i palloncini delle 2 ore e poi quelli di 1h e 50 e noto in lontananza la testa luccicante del Coach oltre ai palloncini di 1h e 45; in fondo dei palloncini arancioni che immagino siano per 1h e 40.
Ma chi potevo trovare sulla strada? Secco, ovviamente, che da “portoghese” sta facendo la “lepre” addirittura a due ragazze mentre Anna, sua moglie, se ne va beatamente per conto suo; forse perchè più veloce di lui? Meglio non indagare… (Scherzo Secco, tu sei il numero uno nonché il mio primo e miglior commentatore).
A Dolo sembra di rivivere l’atmosfera della Venice Marathon perché il solito speaker incita tutti i runner che passano con il solito entusiasmo di sempre; mancano solo gli sbandieratori e saremmo già ad ottobre.
Per fortuna invece è solo inizio aprile e quindi ad una mezza perchè non credo di arrivare a 42 e 195 con l’allenamento che ho; comunque si prosegue fino a Mira dove si attraversa il ponte vicino al municipio e con un passaggio veloce ma un po’ puzzolente (perché proprio lì si vende il pesce fresco e il suo odore permane anche quando la bancarella è vuota) si svolta sulla “bassa” per tornare a Stra.
Il caldo non è forte e mi sento abbastanza bene; la mia andatura è stabile e dopo il ristoro dei 15 km ritrovo il coach che mi confida di essere “cotto” perchè ha spinto troppo all’inizio; io mi affianco a lui e scambio qualche battuta anche per tirarlo un po’ ma lui molto serenamente mi dice: “Vai, là in fondo ci sono i palloncini delle 1h e 40… se ne hai vai a prenderli, io ho proprio finito la benzina”.
Con la sua benedizione allora provo ad aumentare l’andatura anche se quei palloncini arancioni sembrano un po ‘troppo lontani ma poco alla volta la distanza da loro si assottiglia fino a quando, intorno al 19esimo km li raggiungo.
Sono un po’ stanco ma è la prima volta che faccio una progressione così e sono così entusiasta che vorrei superarli ma per rispetto mi piazzo dietro ai due pacer fino a 500 metri dall’arrivo quando loro stessi si fanno da parte e incitano quelli che li hanno seguiti a sparare le ultime cartucce; allora li supero e arrivo al traguardo in 1h40m03s ma con il realtime di 1h38m57s abbasso di circa 30 secondi il tempo di Verona.
Appena arrivato ringrazio uno dei due pacer perché sono stati per me come un faro che mi ha guidato fino al traguardo; sinceramente, se non avessi avuto loro come riferimento forse mi sarei fermato prima nella mia “progressione” finale.
Pochi secondi dopo, con un realtime di 1h40m16s arriva anche il Coach e assieme ritroviamo anche Secco, Anna, Cesare e i soliti “noti” con i quali scambiamo le solite battute per prenderci un po’ in giro e a raccontarci la gara.
Poco prima di lasciare la zona del traguardo per andare verso l’auto trovo Elisa che mi saluta soddisfatta del suo RT 1h48m46s e mi da appuntamento alla mezza di Padova per farle nuovamente da Pacer; mi complimento con lei e le dico che ci penserò ma ad essere sincero penso che salterò Padova per rilassarmi un po’ e pensare alla mezza notturna di Jesolo.
Eh, ho una certa età e devo pensare a riposarmi prima di correre…
Alla prossima.
hey personal pacer!!! sei un grande!!! ti aspetto a Jesolo!!! là devo farla sotto l’ora e 40!!! salute permettendo!!!
Un abbraccio e a presto!!!
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Contaci su Jesolo, anche se non assicuro la mia prestazione di lepre…
Grazie per la visita e per il commento.
A presto e in bocca al lupo per la tua salute e la corsa.
Luca
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