Ciao a tutti.
Sabato scorso, anticipando la pioggia che ci ha accompagnato per tutto il weekend, sono uscito per una corsa mattutina.
La partenza è stata un po’ difficoltosa perché non mi fidavo molto del tempo e quindi ero un po’ indeciso sulla distanza da percorrere; dopo il primo chilometro però, come tutti i sabato mattina, ho incrociato una ragazza che incontro ormai da diversi anni ma che non risponde mai al saluto malgrado mi ostini ogni volta che la vedo ad alzare la mano e farle un sorriso. Pazienza, ci proverò di nuovo la prossima volta.
Proseguendo ho incrociato Maurizio (non il Secco però, magari l’avessi incontrato, avrebbe significato che lui corre di nuovo mentre non so se ha ripreso ma sicuramente dal suo commento al mio post – come sempre – scoprirò come sta) che ha fermato l’auto in mezzo alla strada solo per salutarmi e chiedermi come stavo mentre lui mi raccontava momentaneamente di essere fermo per dolori alla spalla. Un piacevole brevissimo stop per fare due parole con un compagno di viaggi in treno verso l’ufficio.
Poi ho incrociato il solito podista impeccabile sotto l’aspetto dell’abbigliamento che malgrado lo “sbuffo” dovuto allo sforzo direttamente proporzionale al vestito sfoggiava un sorriso smagliante.
Questi incontri abituali mi hanno rinfrancato pensando che come me tutte queste persone hanno un appuntamento “fisso” con la corsa mattutina, quasi un’abitudine.
Mentre correvo ripensavo a questa “abitudine” di prima mattina e cercavo tra i meandri polverosi della mia memoria dove avessi già visto scritta questa frase. Alla fine, appena tornato a casa ho guardato tra i CD e ho trovato una raccolta di Dave Grusin, grandissimo jazzista americano che ha composto assieme a Lee Ritenour, un altro grande del jazz il pezzo che da il titolo al post “Early A.M. Attitude“, un brano che nel 1985 ha vinto addirittura un Grammy Award.
L’ho subito ascoltato e ho sorriso perché malgrado i più fatichino ad associare il jazz con la corsa oltre al titolo anche il ritmo si adatta perfettamente a quello che per me ormai è una piacevole abitudine, una corsa di mattina presto, da solo o con “Quelli delle 6”.
Alla prossima.
… ah ahhh ahhh ciao carissimo Luca, si ho ripreso da un mesetto con molta fatica … oggi ho fatto da lepre niente meno che al mitico Vladi alla maratona di Treviso in quanto lui era iscritto ma non preparato.
Quindi dato che lui alla mia prima mi ha aiutato (Venezia) mi sentivo di rendetegli il piacere … e allora io la SECCA (cioè Anna,ormai diventata più forte del sottoscritto) e la moglie di Vladi la Sandra, siamo andati ad Arcade, bel paesino della marca trevigiana dove c’era il TIME della Mezza Maratona.
Primo problema, per la gioia di vedere un sacco di amici nn abbiamo visto il passaggio del Vladi e quindi siamo dovuti partire a tutta birra per cercare di raggiungerlo, ce l’abbiamo fatta al 33° e da li, credimi, è stata dura a portarlo al traguardo … ma ci siamo riusciti con un tempo di 4h13′ bè dai non male per come era preso … anche questa è stata una bella esperienza condividere la gioia di un’altro runner e portarlo al traguardo!
Per il resto adesso corro, vado in bici e nuoto, ho visto che diversificando sto molto meglio che a correre solamente …. spero come al solito di vederti presto
IL SECCO!
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Eccolo!
Sono contento che tu sia tornato “sulla strada”… ma ti sei fatto prendere troppo dallo spettacolo della corsa che ti sei dimenticato di correre per Vladi!
Comunque è vero quello che dici sulla condivisione di una gioia come quella di raggiungere un obiettivo al quale tu dai un contributo…
Fai i complimenti ad Anna e a presto… come hai visto la mia prossima è a Mira per i Dogi.
Chissà che non ci vediamo da quelle parti…
Lumino.
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