FUNSide – Sport: Lucca Marathon 2013, anche questa è fatta!

Ciao a tutti.

Anche se il titolo del post potrebbe sembrare festoso non sono proprio tanto soddisfatto della mia gita in quel di Lucca.

Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio.

C’erano gli auspici per un buon fine settimana in quanto nell’ultimo allenamento avevo calpestato un simpatico ricordino di cane e l’avevo battezzato come portafortuna; in realtà già andando verso Lucca una coda di 10 km tra Rioveggio e Barberino – strano, no? – ci aveva fatto fare una deviazione in mezzo agli appennini poco simpatica. Ho pensato che fosse un caso e non ci ho dato peso…

L’accoglienza di Fabio e Alessandra a Lucca è stata gentilissima e loro si sono dimostrati dei “padroni di casa” molto ospitali che ci hanno fatto sentire a nostro agio sin dal primo momento e quindi mi sono rinfrancato pensando che l’inizio in questa città era promettente; di Fabio e Alessandra però avrò modo di raccontarvi prossimamente.

L’expo della maratona era molto grande e tutti gli espositori oltre al personale dell’organizzazione erano molto gentili e premurosi; si poteva proprio dire che fossimo in buone mani; altro buon segno… Sapere poi che i partecipanti sarebbero stati poco meno di mille mi ha fatto sorridere pensando a Garibaldi e ai suoi mille in camicia rossa a confronto con noi in “mutande e canottiera” e anche questo l’ho inteso come un buon auspicio: saremo pochi, magari mi piazzo anche bene. Poi è venuto il giorno della gara…

Sono uscito di casa la domenica mattina e sono arrivato a piedi alla zona di partenza, camminando per la città semideserta; i pochi presenti erano anch’essi runner e con loro scambiavo sorrisi e “in bocca al lupo” ma sempre sottovoce per non rompere il silenzio della città dormiente. Prima di arrivare al punto di ritrovo mi sono soffermato in Piazza Anfiteatro, vuota e silenziosa e per questo ancor più bella: mi sono posizionato al centro della piazza e ho fatto un giro di 360 gradi per ammirarla tutta prima di riprendere la marcia.

Arrivato agli spogliatoi un altro segnale “strano”: il mio lettore MP3 che avrebbe dovuto accompagnarmi per la gara visto che ero solo non funzionava; dopo vari tentativi ho deciso di rimetterlo nella sacca e correre senza pensando che avrei fatto due chiacchiere con qualche altro runner. Altra coincidenza?

Durante il riscaldamento sentivo la voce di Gelindo Bordin, colui che ha fatto nascere in me questa passione e mentre ero contento di questo “ricorso” storico ho pensato però che la mia prima maratona si era conclusa i 4 ore e 10 minuti, un tempo molto alto. Credere alla superstizione? No, è solo un’altra coincidenza.

Alle 9 in punto lo sparo sanciva la partenza e tutti i runner a correre lungo le mura che proteggono la città: era bellissimo vedere tutta questa gente raccolta e c’era un bel tifo; ovviamente io avevo la “claque” personale perché Sandra e Daniele erano pronti già dal sesto km a tifare per me e a farmi un servizio fotografico degno di un top runner.

Dopo il giro delle mura siamo usciti lungo un viale alberato per dirigerci verso la campagna intorno a Lucca; i miei due “ultras” con la loro bicicletta mi hanno seguito per un pezzo prima di salutarmi e attendermi di nuovo sui bastioni per il tratto finale.

Ero felice, mi sentivo bene e avevo voglia di correre; addirittura riuscivo a “trattenermi” e seguire il passo che mi ero prefissato e che mi avrebbe dovuto portare a chiudere la maratona sicuramente sotto le 3h40m. Ma avevo fatto male i conti.

Alla mezza maratona il cronometro segnava 1h49m, in realtà un po’ altino ma dopo una rapida verifica al mio stato di salute ho preso un gel e ho iniziato ad accelerare leggermente, senza strafare ma con un buon passo proprio perchè continuavo a sentirmi bene.

Al 30esimo km mi sentivo “naturalmente” un po’ stanco ma non provavo dolore; la mia pubalgia stava ancora dormendo e quindi dopo il secondo gel e un ristoro corposo sono ripartito per gli ultimi dodici km cercando di mantenere l’andatura dei dieci precedenti-

Da quel momento sono iniziati i problemi: al 31esimo ho cominciato ad avere dolori alla schiena, al 32esimo la pubalgia si è svegliata di soprassalto e al 33esimo mi sono letteralmente fermato. Ho avuto la sensazione che mi avessero veramente bucato il serbatoio della benzina e che non ne avessi proprio più. Ho camminato per circa un km e poi, ricordandomi di Murakami e del detto del Coach “dopo il ponte vale tutto” dove il ponte indicava circa il 30esimo km della Venice Marathon ho pensato che ritirarmi non rientrava nei miei programmi ma che dovevo limitare i danni e arrivare alla fine, ad ogni costo (o quasi).

Così ho ripreso a corricchiare e mi pareva di aver ripreso un’andatura decente ma mi sbagliavo perchè i pacer delle 3h45m in poco tempo mi avevano raggiunto e superato ed io non ero stato capace di reggere il loro passo nemmeno per 500 metri. Mi sono un po’ scoraggiato e ho camminato ancora ma poi ho deciso che non poteva finire così; mi sono fatto forza ed ho ripreso a correre verso la città e verso il traguardo.

Al 37esimo km ho visto la rampa che portava ai bastioni e mi pareva ripida come uno scivolo, da fare però al contrario; sono salito e gli ultimi 5 km sono stati un calvario; per fortuna sono arrivati in mio soccorso Daniele e Sandra che mi hanno “scortato” in bicicletta fino all’ultimo chilometro incitandomi a non mollare; e grazie al loro sostegno, a qualche battuta per distrarmi e a un continuo superamento con un altro runner messo peggio di me sono sceso dai bastioni per arrivare dentro la piazza di San Michele al Foro dove ho visto il traguardo, e anche la Madonna. Negli ultimi 300 metri un ragazzo che forse mi aveva visto in difficoltà mi ha gridato “NON T’ARRENDERE” e pensando a lui, ai miei due più grandi tifosi e a mio papà che mi guarda sempre da lassù ho tagliato il traguardo sorridendo, anche se mi sentivo finito.

Dopo l’arrivo mi sono disteso con le gambe per aria e ho atteso che arrivassero Sandra e Daniele; poi con moltissima calma mi sono rialzato, siamo andati a casa e dopo la doccia ed una pasta siamo ritornati sul luogo del delitto per visitare Lucca… a piedi, ovviamente.

Bella città, bella gara, il pubblico in città molto caloroso mentre fuori un po’ “freddino”; però ci ritornerò perchè voglio la “rivincita” e Lucca merita sicuramente più attenzione dal punto di vista turistico.

Per la cronaca, ho chiuso in 3h50m57s… poteva andare peggio, no?

Alla prossima.

8 thoughts on “FUNSide – Sport: Lucca Marathon 2013, anche questa è fatta!

  1. Grandissimo Luca, come mi insegni tu stesso, noi partecipiamo alle maratone perché siamo alla costante ricerca di sfide che resteranno indelebili nei nostri ricordi e che non si riducono solo ad un fattore cronometrico ma sopratutto alla maniera in cui le affrontiamo e le portiamo a casa. La maratona è una gara lunga ed imprevedibile ma quando l’hai conclusa sai che ancora una volta ci sei riuscito, hai affrontato le avversità e lei hai sconfitte ancora. Il fattore cronometrico è sicuramente una soddisfazione ma una soddisfazione che è sempre seconda alla gioia di indossare una nuova medaglia.
    Dai che la prossima la corriamo assieme.
    Alessio.

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    1. Grazie Alessio. Quando mi hai chiamato dopo la corsa e mi hai detto: “Beh, intanto anche questa l’hai portata a casa malgrado tutte le sfortune che hai avuto” mi ha confortato e quello che hai scritto ora mi fa leggere la gara in modo diverso, sicuramente pi positivamente rispetto a come l’avevo letta io. Sarei ben felice di correre assieme a te una maratona anche se temo che ti rallenterei un po’ quindi per evitare di farti fare brutta figura adesso mi riposer un po’ ma poi riprender gli allenamenti e scrutando il calendario sceglier dove provare a prendermi la rivincita con il cronometro. A te non posso fare altro che dirti “in bocca al lupo” per la tua prossima sfida in terra straniera, a Valencia; sono convinto che farai un “tempone”.

      Luca

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  2. sei andato a LUCCA x non confrontarti con ME a VENEZIA…. complimenti!!! ti racconterò…. saluti dalla Pizzeria… Ale.

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    1. Grazie per il commento e spero tu sia d’accordo con me sulla gara (non la mia prestazione…). Aspetto di leggere le tue impressioni sul tuo blog ma ti faccio già un “in bocca al lupo” per la prossima.

      Luca

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  3. Grande Luca … mi sono venuti i brividi dal tuo racconto sempre molto dettagliato e realistico.
    Non ti scoraggiare, lo sai può succedere anzi forse questa corsa ti darà la carica e la forza per recuperare e rilanciarti in nuove esperienze.
    So cosa hai provato perché l’altro ieri dovevo fare l’ultimo e unico (in quanto mi sono iscritto all’Expo di Venezia sull’onda dell’entusiasmo della maratona di Annamaria) lungo in vista di Firenze …
    Bene al 25esimo e dovevo rientrare a casa (percorso di 34km) mi sono bloccato per probabile calo ipoglicemico, bè non ti racconto tutto ma la delusione e il blocco erano tali da farmi quasi piangere … è stata la prima volta che son tornato a piedi a casa (per fortuna che c’è stato un tizio che mi ha dato un passaggio fino al Carrefour)
    Non mi era mai successo … magari stanco ma nn avevo mai mollato, questa volta non c’era niente per nessuno … mi hanno detto tutti che può succedere, giornata sbagliata!
    In compenso la mia Signora per la cronaca Anna, ha concluso la sua prima maratona a Venezia di 15″ meglio di me alla mia prima …. ahh ahhh ahhh non ti dico le sue amiche al rientro da Riva 7 Martiri a piedi che testa mi hanno fatto!
    Brava brava e ancora brava ha corso 42,195 km sempre con il sorriso e senza mai mollare l’andatura
    Io e la piccola Veronica eravamo al sottovaso della stazione di Mestre/Marghera e poi quando è passata abbiamo preso il treno e siamo andati all’arrivo, che dire mi sono emozionato io come se la facessi io.
    Grande Luca come sempre spero di rivederti on the road ….
    Il SECCO!

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    1. Troppo complimentoso Secco!
      Hai ragione, capita a tutti una giornata storta ma siccome penso di conoscerti un po’ so che ti riprenderai con ancora più vigoria anche perchè devi dimostrare ad Anna chi porti i pantaloni… corti da corsa!
      Complimentoni anche a lei per il suo debutto col botto!
      Grande Anna, adesso manca un gran fondo di Veronica in acqua e la Red Bull vi userà come testimonial!
      A presto.
      Lumino

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