FUNSide – Music: Circus, “Opera prima” di Dario Zennaro

Il trio in azione

Ciao a tutti.

Oggi scriviamo di musica perchè poco tempo fa ho incontrato Fabrizio, uno dei miei amici runner che mi ha consegnato il cd di un altro suo amico chiedendomi “…ascoltalo e dimmi cosa ne pensi perchè il jazz è un genere che conosco poco e vorrei un parare da uno che di questo genere ne sa un po’ più di me…”

Il disco (continuo a chiamarlo così anche se è un cd ma io sono un “nostalgico” sotto l’aspetto musicale) si chiama “Circus” e l’artista in questione è Dario Zennaro, che l’ha scritto e suonato con il “Dario Zennaro Trio”.

Ho colto al volo l’opportunità di “recensire” un disco per la prima volta e allora l’ho ascoltato in auto, a casa, in ufficio sempre con attenzione e alla fine ho mandato una mail di ringraziamento a Fabrizio (detto anche “Top Runner” e se andate a visitare il suo sito www.ilmaratoneta.it scoprirete perchè) per avermi fatto conoscere un artista e una persona appassionate sia di musica che di vita e adesso vi spiego perchè.

Prima di scrivere la recensione ho inviato una mail a Dario per chiedere innanzitutto se gli facesse piacere che io criticassi il suo disco e poi per condividere con lui le mie impressioni sull’opera; con piacevole sorpresa ho ricevuto una risposta che ha trasformato le due mail in una “cripto-intervista” che ci ha fatto conoscere e che vorrei condividere con voi.

Luca: Il tuo suono mi ha fatto venire in mente Mike Stern, mi sbaglio?

Dario: E’ vero, ma non solo; i chitarristi ai quali mi ispiro sono anche John Scofield, Bill Frisell, Pat MethenyWes Montgomery, Django Reinhardt, Lenny Breau, Stevie Ray Vaughan, Jimi Hendrix ….. Quindi è comprensibile che tu abbia sentito queste influenze!

Luca: Mi è piaciuto il suono molto pulito della chitarra in tutto l’album e la base ritmica molto “solida”; come ho letto nei “crediti” ho sentito che tratti sempre bene le tue “signore” (così chiama le chitarre Dario, ndr).

Dario: La base ritmica è una macchina da guerra di groove, se non ci fossero stati Lello (Lello Gnesutta) e Alessandro (Alessandro Truccolo) tutto questo sarebbe stato impossibile, conta che il disco è registrato in presa diretta “LIVE”.

Luca: Veniamo ora ai pezzi che più mi hanno impressionato: “IL VENTO” è quello che più mi è rimasto impresso per la chitarra e per il tempo tenuto da basso & batteria (sono un batterista mancato…). “SO BLUES ‘A” mi ha un po’ spaventato anche perchè è il primo pezzo del disco e ascoltandolo ho pensato: ecco il classico gruppo di musicisti che ci danno dentro con assoli kilometrici… vabbè, speriamo nel prossimo pezzo! “CIRCUS” mi ha veramente ricordato le musiche da circo che accompagnano i vari numeri. “COLLEGE“: qui ascoltandolo ho sorriso perchè sentendo i passaggi tra tutti i vari generi musicali (sempre “jazzati” però) mi sono chiesto se il titolo rimanda al periodo scolastico (il college appunto) oppure se è un “errore” voluto perchè si doveva chiamare “collage”. “TANJERO” mi è piaciuto perchè ricorda proprio i ritmi argentini

Dario: “IL VENTO” piace molto anche a me (la semplicità a volte premia più di ogni altra cosa), “SO BLUES ‘A” è il brano forse più sperimentale e scioccante, per quello l’ho messo per primo in scaletta (rischiando molto), devi sapere che il pezzo è una trasfigurazione del blues tradizionale nel senso che al blues vero e proprio ci si arriva un pò alla volta dopo molte sostituzioni armoniche e pezzi free!  é un processo lungo e da qui deriva la lunghezza dei soli che osservavi tu giustamente,  “CIRCUS” è proprio ispirato alle stranezze dei numeri da Circo tipo (l’uomo tarantola e via dicendo….), “COLLEGE” ha questo titolo poichè essendo io insegnante alle medie, l’ho scritto durante un collegio docenti molto noioso (puoi ridere ancora di più così) e concentra un pò tutta la musica che ho ascoltato nella mia vita dal Rock al Reggae alla Psicadelia al Blues alla musica classica  al flamenco… “TANJERO” è un miscuglio tra Tango/Jazz/Rock per quello Tan Je Ro sono le iniziali dei generi.

Luca: Gli altri pezzi sono comunque belli ma non hanno lasciato un segno così marcato come quelli citati prima perchè mi sono sembrati un po’ … classici, a parte “MOTIVO STRAMPALATO” che effettivamente non è così… standard!

Dario:  Gli altri pezzi hai ragione sono più tranquilli, “ELBA NEL BLU” l’ho scritto in ferie all’isola d’Elba in pieno relax, “LA SIGNORA DEI BINARI”  sarebbe la mia ragazza è una ballad romantica, “MAURIZIO”  è un pezzo dedicato a un mio amico musicista heavy metal scomparso in un incidente d’auto è un omaggio a lui e alla sua musica, “MOTIVO STRAMPALATO” hai capito perchè s’intitola così.

Luca: Mi è piaciuto però soprattutto sentire che il gruppo in realtà non è formato da un solista accompagnato da due “comprimari” ma un vero trio dove ogni componente ha una sua personalità e modo di esprimerla nei vari pezzi.

Dario: Il trio è a nome mio solo perchè ho scritto i pezzi e ho preso le decisioni di arrangiamento e di produzione dalla A alla Z per mettermi alla prova e avverare un sogno nel cassetto da anni, ma la musica è quella di un gruppo di amici che suonano insieme da tempo, dove c’è gran rispetto e ammirazione reciproca. Ho ascoltato con attenzione i loro suggerimenti che sono stati preziosissimi e la musica poi in studio è nata all’istante, non mi piacciono i dischi da solista con la base sotto ma punto all’interplay tra i musicisti tipo il trio di Bill Evans

Luca: Complimenti sinceri, Dario, il disco mi è piaciuto molto. C’è poco però di te su Internet… qualche recensione ma difficile da trovare… spero di aumentare nel mio piccolo la tua “visibilità”.

Dario: ringrazio di esserti preso la briga di ascoltare la mia musica e le osservazioni che hai fatto sono di una persona competente e appassionata, questi giudizi non sai quanto sono preziosi per me. Certamente avrò più visibilità di ora poichè il cd è in rete ovunque ma recensioni  non ne ho vista nemmeno una per ora! Questa è la mia opera prima da leader con tutti miei pezzi (un sogno che si avvera), in realtà ho fatto altri due dischi per caligola con i “Quartoinfolio” e “DVT” Daniele Vianello trio che trovi sempre in rete (Myspace) o sul sito caligola o su itunes ecc.

Alla prossima e mi raccomando, comprate il disco!

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