Ciao a tutti.
Guardate questa foto scattata in Piazza San Marco (dove io sono il soggetto e non l’artefice): in questa immagine sono concentrate tutte le emozioni che una maratona può dare: gioia, commozione, fatica, dolore, soddisfazione; per questo nel post precedente l’ho definita come “…esperienza unica ed irripetibile…” perchè ogni volta diversa.
Ringrazio MekRoby per questo splendido regalo, Sandra e Daniele per avermi aspettato ed incoraggiato.
Alla prossima e… continuate a correre!
PS: La persona in primissimo piano è “l’avvocato” che mi ha inseguito per tutta la corsa…
Lumino, tre le tue proposte per la prossima maratona c’è quella di Roma, che fatalità è stata addirittura suggerita come idea da Roberta per abbinarci una breve vacanza nel week end. Ci si potrebbe ragionare sopra…
Buona serata a everybody.
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Ciao Runners, buona sera e complimenti a tutti per aver concluso la 26° Venice Marathon.
Potenza dell’arte fotografica, uno scatto riuscito racconta l’esperienza meglio di un romanzo di mille pagine. Modestamente l’ha scattata mia moglie (non dovrei dirlo, ma qualche minuto prima di scattare non sapeva nemmeno come si accendeva la mia Canon 40D…). Brava Roberta.
Scusate il ritardo, ma qualche giorno dopo la Venice sono andato a Barcellona per una breva vacanza. Città veramente bella.
E’ bellissimo leggere i vostri commenti, la maratona è fatica grande ma regala soddisfazioni e gioie enormi.
E’ stata la mia seconda maratona, non sono riuscito a migliorare il tempo dell’anno scorso.
Ha ragione il Coach, qualcosa nella preparazione è andato storto, nonostante abbia fatto molti più km rispetto all’anno scorso e migliorato di molto la velocità.
Ma se penso all’annata non proprio felice che ho vissuto, sono doppiamente contento di essere riuscito comunque a partecipare e finire la Venice davanti a Roberta e Aurora, che sono venute in piazza San Marco, assieme a Sandra e Daniele, ad incitarmi. Che emozione!Per l’occasione Aurora ha preparato un cartello con scritto “Forza Papà Massimo 6 grande” e (dietro mio suggerimento) il classico per me “vola Mec” di cestistica memoria (forse ne sa qualcosa Lumino…)
Per quanto riguarda la prestazione atletica, effettivamente fino al San Giuliano le gambe giravano abbastanza sciolte e non sentivo troppo la stanchezza ed ero in vantaggio rispetto al precedente anno. Poi è iniziato il Ponte della Libertà, con aria contraria e soprattutto fredda che hanno colpito duramente, peggio di un gancio d’incontro. Ho temuto il ko, perchè alla fine del ponte ho avuto accenni di crampi e mi sembrava che da un momento all’altro facessi la fine della macchina dei Blues Brothers al termine dell’inseguimento, ovvero di andare a pezzi. Per fortuna la testa a tenuto, grinta non me ne manca e soprattutto avevo il Coach al mio fianco che mi ha fatto coraggio. Poi è bastato rallentare un pò per riprendere le forze sufficienti per arrivare dignitosamente all’appuntamento con moglie e figlia in Piazza San Marco e quindi al traguardo.
E’ proprio vero, ogni maratona ha una sua storia a se; ovvio che tutti sperano di migliorare il tempo, ma alla fine l’importante è completarla. Per il tempo gara secondo me la maratona è un pò come scalare un 8.000: i veri alpinisti dicono che arrivare in cima non è merito dell’uomo, ma è la montagna che ti permette di farlo.
Lumino sei un cronista mancato, complimenti per il racconto della tua gara.
Un abbracco a tutti.
Il vostro Mac
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Complimenti a te Mac per la gara e per il commento, è stato bello leggerlo ed immedesimarsi nella … macchina dei Blues Brothers!
Grazie ancora a Roberta per la foto e ora rimbocchiamoci le maniche per la prossima avventura (Treviso, Padova, Roma…?)
Alla prossima.
Lumino
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se andate a Roma vengo anch’io!!!
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No tu no! (almeno Jannacci cantava cos…)
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… bellissima, ed effettivamente “dice tutto”!!
Sarebbe bello poter inserirenel tuo sito anche da parte nostra alcune foto eloquenti di quella giornata, se si può facci sapere come …
cmq sia, complimenti alla gnocca che ti stà davanti!
Secco
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