Ciao a tutti.
Una domenica mattina di ottobre, giornata grigia ma senza pioggia.
Mi sveglio presto per essere una giornata di festa. Il motivo è che ho la febbre e non ho dormito bene stanotte; inoltre ho una strana sensazione, come se sentissi qualcosa diverso dal solito nell’aria che mi invitasse ad uscire.
Sento anche un leggero brusio provenire dall’esterno: le tapparelle sono giù e non le alzo per lasciar dormire il resto della famiglia, che fortunatamente è riuscita a rimanere sotto le coperte; questo rumore di sottofondo però mi incuriosisce perché la zona dove vivo è particolarmente silenziosa di notte e soprattutto il mattino di un giorno festivo.
Ancora assonnato appoggio l’orecchio alla finestra e sento discorsi a bassa voce, quasi come se le persone che stanno parlando fuori non volesse disturbare chi a quell’ora sta ancora dormendo.
Visto che il rumore non è troppo forte tento un ritorno a letto sperando di riaddormentarmi; nel frattempo però nella strada sotto casa il brusio si è trasformato in un vociare, un po’ più rumoroso ma sempre composto.
A un certo punto, come per incanto, torna il silenzio; allora ne approfitto per dormire però quella strana sensazione che avevo quando mi ero svegliato impedisce di riaddormentarmi e mi giro nel letto.
Sarà passata un’ora più o meno e sono di nuovo in piedi, con la stessa sensazione di prima e la voglia di uscire ancora più forte. Quello che prima era un brusio è ormai un rumore ben distinto e malgrado i miei familiari resistano a letto attraverso una fessura della tapparella del salotto provo a sbirciare per scoprire cosa sta succedendo in strada: ci sono donne, uomini e bambini in coda davanti a un gazebo e parlottano tra di loro; hanno maglie variopinte e sono tutti sorridenti, anche se la giornata non promette niente di buono dal punto di vista meteorologico.
Ecco cos’era quella strana sensazione nell’aria che mi diceva di uscire!
Sono i runner che hanno corso la gara podistica che ogni anno raccoglie centinaia di persone nel mio quartiere e che ho corso anch’io fino a due anni fa: hanno la faccia stanca e il vapore del sudore si alza dai loro vestiti. Le loro fatiche sono terminate ma hanno ancora voglia di raccontarsi la gara e i commenti allora si sprecano, sorseggiando un tè o mangiando un biscotto; non ce n’è uno che non stia sorridendo.
Avrei voluto essere lì con loro, purtroppo la febbre mi ha tenuto chiuso in casa.
L’aria di corsa però l’avevo sentita, ha un profumo particolare.FUNSide – Aria di corsa
Alla prossima.
eh si …. infatti pensavo di vederti
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