FUNSide – Sport | Quelli delle 6… On the road again!

Ciao a tutti.

Domenica scorsa si è corsa la 29esima edizione della Maratona di Venezia in realtà un po’ sottotono come tempi rispetto alle passate edizioni ma comunque sempre una bella corsa.

Gli altri anni solitamente il martedì successivo alla gara tutti rimanevano a letto per godersi il meritato riposo dopo le fatiche; ma quest’anno non avendo partecipato alla maratona io, il Coach e Mek ci siamo dati il solito appuntamento per correre ma, “sorpresa delle sei” è apparso chi mancava da un sacco di tempo…

El Cogo! Noi tre abbiamo riso e come se non fosse mai passato il tempo abbiamo iniziato subito a prenderlo in giro ricordando quando sbagliava strada durante le gare o gli orari del ritrovo mattutino.

Continuando a correre ci domandavamo se ci fossero stati anche FrecciaRosa e Caveo avremmo fatto l’en-plein ma già sapevamo che lei purtroppo mentre noi correvamo era già per strada o meglio, per mare per andare a lavorare.

Ma dopo il sottopasso del Passante (quello di Mestre, con la P maiuscola) all’orizzonte ancora in chiaroscuro abbiamo intravisto una figura correre e abbiamo subito pensato a Caveo anche se non ne eravamo sicurissimi.

Abbiamo cominciato a chiamarlo gridando il suo nome (alle sei e mezzo del mattino!) ma “il corridore misterioso” non si girava anche se noi più ci avvicinavamo più eravamo convinti che fosse lui.

Finalmente il “fuggitivo” si gira e torna indietro verso di noi ed era proprio Caveo! Alla domanda “Perché non ti sei fermato” la risposta è stata la battuta più divertente della mattina: “Perché voi correte troppo forte e io non ce la faccio!” Dopo aver riso tutti quanti abbiamo ripreso a correre come se niente fosse e Caveo si è dovuto adeguare al nostro ritmo ma non si è lamentato ed è addirittura arrivato a casa aumentando il ritmo nell’ultimo tratto.

Dopo l’ennesima battuta “Ohi, neanche i Genesis hanno fatto una reunion così” il pensiero è andato a FrecciaRosa, l’unica assente che sicuramente avrebbe voluto essere con noi; poi siamo tutti tornati a casa e mi sono reso conto che mentre correvo da solo nell’ultimo tratto verso la meritata doccia avevo un sorriso ebete stampato sul viso.

Solo a casa ho guardato il cronometro e mi sono reso conto di aver fatto fatta più strada del solito e in un tempo minore del solito, merito sicuramente della compagnia.

Alla prossima.

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