FUNSide | Sport: Running across Italy… a Zesenatico!

Ciao a tutti.

Dopo una settimana di stop a causa di piogge e raffreddori sono riuscito a correre e con un po’ di fatica sono arrivato a Cesenatico.

Siamo sempre in terra di Romagna (ma va?) ma in una località che si lega ad un ricordo particolare, più di mio figlio che mio ma comunque molto bello.

Correva l’anno 2011 e per la prima volta la squadra degli “Orsachiotti” di Spinea si cimentava in un torneo fuori dalle mura di casa, il

Torneo internazionale di Basket “Presepe della Marineria”

In un freddo inizio gennaio del 2011 quindi i nostri baldi giovanissimi si ritrovano in quel di Cesenatico a giocare questo torneo con squadre provenienti dall’Italia e dall’estero. L’atmosfera è da gita per i nostri ragazzi che si ritrovano a dormire in camerate più o meno grandi e il basket sembra più una “fastidioso-compito-da-assolvere” che lo scopo primario della loro presenza in quei luoghi.

I genitori in apprensione hanno lasciato i loro pargoli in mano allo staff tecnico che li accudisce con metodi più o meno militari… imposti da chi ha fatto il servizio civile! Vengono costantemente aggiornati sui risultati dai bollettini telefonici; le prime partite sembrano promettenti in quanto i nostri ragazzi dopo un girone eliminatorio imbattuti si ritrovano a giocare per l’accesso in semifinale.

Parte allora la macchina organizzativa o come viene meglio chiamata “il comitato festoni” che si prepara alla “Campagna delle piadine” e piomba il sabato mattino a Cesenatico. Tutti  a bordo campo a tifare per i nostri eroi che battendo i loro pari età di Forlì (se non mi sbaglio) approdano alla finale contro il temibile (siamo sicuri?) Borgomanero.

La sera gli adulti festeggiano l’ingresso in finale a colpi di pesce e prosecco e vanno a letto belli carichi.

La mattina della finale la tensione è alle stelle e la partita è in costante equilibrio. A 30 secondi dalla fine l’orso più bravo tenta l’azione personale per fare il canestro che porterebbe al +4 e alla certezza della vittoria ed invece sbaglia il tiro, gli avversari recuperano il rimbalzo e segnano in contropiede pareggiando le sorti dell’incontro.

Prima dell’inizio dei supplementari l’allenatore striglia i suoi ragazzi a dovere per dare il massimo e nel tempo aggiunto i nostri eroi non concedono scampo all’avversario; quando ormai mancano poco meno di una manciata di secondi la partita è al sicuro e l’ultimo canestro degli avversari riduce solo lo scarto a 2 punti ma ormai i nostri sono CAMPIONI!

I ragazzi corrono per il campo come pazzi e altrettanto fanno i genitori che sono più sudati dei giocatori per la tensione. E io, cosa ci faccio in mezzo a tutto questo bailamme con il mio aplomb da ex-arbitro? Faccio le foto e mi diverto un sacco e immortalare le espressioni di stupore, gioia, commozione sia tra i ragazzi sia tra gli adulti.

Alla fine dei festeggiamenti in campo, tutti a tavola piazzando la coppa dei primi classificati in mezzo ai commensali, proprio come un trofeo di caccia.

Tutto questo per dirvi che… ho percorso 240 km in due mesi circa. Che fatica!

Alla prossima.

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