FUNSide – Sport: Se le sneakers inquinano, ricicliamole

Esosport
Il contatore delle scarpe raccolte da Esosport

Ciao a tutti.

Tra le tante newsletter alle quali sono iscritto poco tempo fa è apparso un articolo dal titolo:

Le scarpe da corsa inquinano più delle lampadine

Mi sono ovviamente sentito chiamato in causa in qualità di runner, anche perchè ho sempre pensato che la corsa fosse lo sport meno esigente in termini di attrezzature e quindi il meno inquinante; non mi sono però preoccupato di quale marca si parlasse anche perchè ogni azienda ha il suo sistema di ammortizzazione con una sua durata la ricerca effettuata dai laboratori del MIT di Boston ha dimostrato però che in realtà l’inquinamento è legato alla filiera produttiva delle scarpe, normalmente composta di centinaia di stadi di produzione e gestita in paesi in via di sviluppo che utilizzano macchinari non all’avanguardia (per usare un eufemismo…).

C’è da tenere in considerazione anche un altro fattore: a causa della durata limitata dei sistemi di ammortizzazione delle scarpe stesse (quando va benissimo 1000 km, e sappiamo cosa significa in termini di tempo per un runner medio…)  e dell’esplosione della corsa come fenomeno di moda la produzione è salita alle stelle e di conseguenza anche l’inquinamento è aumentato.

I suggerimenti del MIT è quello di modernizzare i sistemi di produzione attualmente utilizzati riducendo gli stadi di produzione ma nel frattempo le soluzioni “alternative” non si sono fatte attendere.

Quella che ho personalmente votato come la più importante è Soles4Souls, Saving the world — one pair at a time, un’organizzazione no-profit che si occupa di recuperare – principalmente – le scarpe usate “educatamente” e quindi in buono stato donarle a persone di paesi in povertà.

Ma a realtà come questa si affiancano anche progetti di riciclo delle scarpe usate; in Italia una delle più attive è Esosport – recycle your shoes, repave your way che con le scarpe usate riesce a produrre dalla pavimentazione stradale ai materiali ammortizzanti per parchi giochi.

Nel sito che vi ho indicato potete trovare anche eventuali negozi collegati a questa iniziativa ma anche nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa: intanto utilizzare due paia di scarpe distinte, uno per gli allenamenti e l’altro per le gare. Se poi l’ammortizzazione è finita potete usarle ancora per camminare oppure, come faccio io ultimamente, come scarpe “da lavoro” (per dipingere o tagliare l’erba, ad esempio).

In ogni caso, continuate a correre ma quando dovete cambiare le scarpe, pensate a questo post e… fate la cosa giusta!

Alla prossima

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